Continuiamo la ricerca di “SPOP – istantanea dello spopolamento in Sardegna”approfondendo alcuni dei progetti “spop-up” pubblicati nel nostro ultimo libro: la risposta dei territori e delle comunità al fenomeno dello spopolamento.

Villa Figulinas è un progetto multidisciplinare di arte pubblica e Do It Yourself Architecture del collettivo Orizzontale, curato da A.Titolo e Giangavino Pazzola, nel comune di Florinas (SS). Questo intervento è stato ideato e realizzato tra febbraio 2015 e giugno 2016, coinvolgendo un gruppo di ragazzi del posto compresi nella fascia di età 17-27 anni, attraverso l’applicazione della metodologia Nouveaux Comanditaires.

Nuovi Committenti (in italiano) è un programma per la produzione di opere d’arte nello spazio pubblico diffuso a livello europeo, attualmente promosso in Italia dal collettivo curatoriale A.Titolo, e sostenuto dalla Fondation de France – cofinanziatrice dei singoli progetti territoriali. L’obiettivo di Villa Figulinas è duplice: l’avvio di un processo di community building e inclusione sociale a base creativa e l’operazione di riqualificazione di un’area sottoutilizzata attraverso un workshop di autocostruzione architettonica.

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Individuato uno spazio interstiziale all’interno dell’area urbana (un piazzale nella parte alta del parco comunale), Orizzontale e i curatori del progetto hanno dialogato con i ragazzi per 18 mesi, nell’ambito di laboratori e focus groups mensili orientati all’individuazione delle funzionalità e configurazione futura dell’area.

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In questa fase, i committenti locali hanno pensato un progetto artistico che soddisfacesse le esigenze della collettività, deliberandone la realizzazione. Una partecipazione che diventa – in questo modo – potere decisionale, possibilità di aggregazione sociale, volontà di appropriazione e tutela dello spazio pubblico.

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La relazione fra ricerca artistica contemporanea, società e territorio espressa dal progetto si è rafforzata nella fase realizzativa, strutturata su un workshop di autocostruzione della durata di una settimana e al quale hanno preso parte attiva trentuno ragazzi florinesi. Una volta compiuta la prima fase di trasformazione dell’area (vedi foto), i ragazzi di Florinas hanno dato vita ad un’associazione culturale che si occupa di custodire l’area e promuovere attività sociali e culturali per l’intera comunità.

Ripopolamento? Chissà, forse no. Per ora sicuramente rivitalizzazione.