Venerdì 23 Ottobre- al termine di un percorso musicale animato lungo le vie di Sacro Cuore dagli alunni della sezioni musicale della scuola secondaria di primo grado di via Pavese – è stato inaugurato lo spazio di via Giotto, realizzato in autocostruzione nell’ambito del Progetto Ministeriale “Dispersione Zero”. Il progetto è stato coordinato dall’Istituto Comprensivo Monte Rosello Alto e ha coinvolto anche l’Istituto Comprensivo Monte Rosello Basso.
Gli alunni dei due istituti, guidati dalle progettiste di Tamalacà (spin off sostenuto dall’Università degli Studi di Sassari e laboratorio di ricercAzione del Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica di Alghero), sono stati protagonisti di un percorso laboratoriale sfociato nel ripensamento di due spazi del quartiere: quello di via Marghinotti (realizzato dagli alunni della scuola secondaria di primo grado di via Ogliastra e inaugurato a inizio giugno) e quello di via Giotto. Entrambi gli allestimenti sono caratterizzati dall’uso del colore come elemento di trasformazione e riorganizzazione dello spazio: un sistema di fasce colorate disseminate tra la piccola piazza e la scuola accoglie alcune strutture in legno che riconfigurano lo spazio, suggerendo e consentendo nuovi usi individuali e collettivi, come la sosta, il gioco e la lettura.
Il progetto “Dispersione Zero” si è svolto in continuità con quello portato avanti dal progetto “Hop-Fai fare un salto alla tua città!”, che vedeva ancora una volta alleati la Scuola, il Comune di Sassari e TaMaLaCà. Questi due progetti nel loro complesso hanno infatti costituito un momento di consapevolezza sull’importanza degli spazi pubblici -e della loro cura- come bene comune, attraverso un percorso di immaginazione e progettazione di uno spazio di prossimità tra quelli selezionati dai ragazzi, fino alla concretizzazione delle loro idee in un esempio compiuto ma allo stesso tempo in grado di contagiarne altri.
Le realizzazioni si pongono inoltre in continuità con il progetto “ExtraPedestri – lasciati conquistare dalla mobilità aliena” che tra gli altri interventi prevede la messa in sicurezza della strada di via Manzoni e l’allestimento di percorsi sicuri casa-scuola, attraverso, ancora una volta, l’uso del segno e del colore, che intercettano e agganciano alcuni spazi pubblici di prossimità.
Tutti questi progetti di riconquista curati da Tamalacà avvengono per fasi progressive, ogni azione è inserita in un processo progettuale strutturato e basato su un approccio intenzionalmente “micro” e low cost, che unito all’entusiasmo collettivo, serviranno a dare gambe ai progetti futuri di riconquista dello spazio.
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