Storie e protagonisti di luoghi scomparsi – 1° Giornata
Venerdì 4 aprile, si è tenuto il primo appuntamento della rassegna “Storie e protagonisti di luoghi scomparsi”, organizzata dall’Associazione Khorakhanè col coordinamento scientifico di Marcello Schirru e Giampaolo Salice e il patrocinio del Comune di Cagliari. Accolti nella sala conferenze dell’Antico Palazzo di Città, Andrea Pirinu e Annetta Cabras hanno animato la serata davanti ad una platea di oltre 70 persone.
Andrea Pirinu, ricercatore e docente di disegno presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura dell’Università degli Studi di Cagliari, ha illustrato le intense trasformazioni urbane dovute all’introduzione delle armi da fuoco nella Cagliari del ‘500. Nel volgere di vent’anni, sotto le direttive dei progettisti lombardi Rocco Capellino e Jacopo e Giorgio Paleari, lo skyline della città è mutato radicalmente, per far fronte ai repentini sviluppi dell’arte bellica. Bastioni poligonali, muri a scarpa, rinfianchi con cannoniere disegnano un inedito profilo per la Cagliari moderna. Come illustrato dal relatore, il disegno ed il rilievo architettonico sono strumenti fondamentali per lo storico, attraverso i quali è possibile risalire alle idee progettuali e ai modelli architettonici alla base di queste trasformazioni, i quali rivelano un panorama di influenze e relazioni su scala internazionale.
Annetta Cabras, ingegnere, esperta di ricostruzioni virtuali in ambito storico, ha proposto un’interessante rilettura del fronte settecentesco della cattedrale di Cagliari, oggi non più esistente. Parte dei frammenti del complesso palinsesto architettonico giace all’interno del Museo dell’Archidiocesi di Cagliari. Il loro studio e il confronto con il tesoro sei e settecentesco della primaziale ha consentito di riscoprire sorprendenti analogie tra la produzione architettonica e il mondo delle arti applicate. Suggestive riflessioni della relatrice hanno posto l’accento sul revivalismo ottocentesco e sulla tendenza dei progettisti d’un tempo, combattuti fra l’interpretazione nostalgica del restauro e la volontà di aderire alle mode accademiste dell’epoca.
Il prossimo appuntamento della rassegna è previsto per venerdì 11 aprile, dalle ore 16:00, presso la sala conferenze del SEARCH, nel largo Carlo Felice n. 2. Il prof. Carlo Atzeni, del Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura dell’Università di Cagliari, introdurrà gli interventi dei relatori Maily Serra e Giampaolo Salice, entrambi afferenti al Dipartimento di Storia, Beni Culturali e Territorio, presso il medesimo Ateneo. La dott.ssa Maily Serra illustrerà i contenuti della sua disciplina, l’archeologia, su scala territoriale, con particolare attenzione al villaggio di Siurgus Donigala, della cui evoluzione urbana proporrà un completo percorso. Sull’appropriazione fisica e simbolica del territorio nella tarda età moderna sarà incentrato il secondo intervento della serata, proposto dal dott. Giampaolo Salice. Si parlerà del significato del culto dei santi inteso come rappresentazione del complesso intreccio di spinte giurisdizionali e sociali di creazione dello spazio e come strumento di invenzione delle appartenenze e delle patrie locali.
Marcello Schirru
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