E’ stata resa pubblica sul sito della Regione Sardegna la delibera con cui la Giunta Pigliaru revoca le funzioni di Direttore generale dell’Agenzia Conservatoria delle Coste della Sardegna e nomina un Commissario straordinario. La delibera segue la manifestazione di interesse per la ricerca di un nuovo Direttore esecutivo pubblicata appena dieci giorni fa e il dibattito innescato negli ultimi giorni dalle dichiarazioni dell’assessore all’Ambiente che ha annunciato sui giornali la volontà di sopprimere la Conservatoria delle Coste.
L’Agenzia era stata istituita da Renato Soru nel 2007 ai fini della salvaguardia e tutela degli ecosistemi costieri, con compiti di gestione integrata di quelle aree costiere di particolare rilevanza paesaggistica ed ambientale, di proprietà regionale o poste a sua disposizione da parte di soggetti pubblici o privati e che quindi assumono la qualità di aree di conservazione costiera.
a) il coordinamento delle iniziative regionali in materia di gestione integrata delle zone costiere nei rapporti con le altre regioni italiane e con le autorità locali dei paesi rivieraschi del Mediterraneo
FATTO! L’Agenzia coopera con Algeria, Tunisia, Egitto, Libano, Giordania, Grecia, Montenegro, Croazia, Francia e Spagna. L’Agenzia ha guadagnato quasi 3 milioni di euro di fondi da progetti europei di cooperazione transnazionale, transfrontaliera e interregionale. La Conservatoria delle coste collabora con le principali agenzie del Programma Ambiente delle Nazioni Unite nel Mediterraneo come il Blue Plan e il Priority Actions Programme per la diffusione del Protocollo Internazionale della Gestione Integrata delle Zone Costiere.
b) il coordinamento delle iniziative in materia di gestione integrata delle zone costiere poste in essere dall’Amministrazione regionale, dagli enti locali e dagli organismi di gestione di aree marine protette o di altre aree e siti di interesse comunitario;
FATTO! La Conservatoria coordina il progetto CAMP Sardegna nell’ambito del CAMP Italia coordinato dal Ministero dell’Ambiente, insieme a Regione Toscana e Regione Emilia Romagna, per la predisposizione della strategia italiana della Gestione Integrata delle Zone Costiere. La Conservatoria tutela e gestisce oltre 6000 ettari di aree costiere applicando i principi della Gestione Integrata delle Zone Costiere.
c) la promozione e diffusione delle tematiche relative alla tutela ambientale e paesaggistica ed allo sviluppo sostenibile delle aree costiere;
FATTO! La Conservatoria delle coste sin dal 2008 ha attivato una campagna estiva per la sensibilizzazione dei fruitori delle spiagge che in 4 anni ha coperto oltre 100 spiagge della Sardegna e raggiunto oltre 20.000 persone tra residenti e turisti. La Conservatoria coordina da 4 anni il Concorso “Adotta una Spiaggia” per il coinvolgimento dei ragazzi delle scuole medie che ha visto la partecipazione di oltre 50 classi in questi anni e diverse centinaia di ragazzi. La Conservatoria dal 2009 organizza e coordina il Concorso fotografico e di cortometraggi “Visioni sulla Costa” che ha visto la partecipazione di centinaia di fotografi e cineasti in erba che si sono confrontati con la bellezza del paesaggio delle coste sarde raccontandola in maniera innovativa e originale. La Conservatoria ha attivato la rete degli eco-ostelli della Sardegna attraverso il recupero di edifici abbandonati trasformati in modelli di eco efficienza e sostenibilità ambientale e sociale ad iniziare da Buggerru per proseguire con l’Asinara e con Montevecchio. L’obiettivo è dimostrare che è possibile un’altra forma di turismo senza consumare nuovo suolo e recuperando la bellezza dei nostri borghi costieri molto spesso abbandonati creando veri e propri laboratori di sostenibilità ambientale. La Conservatoria ha lanciato la rete dei Musei del Mare e dei Maestri d’Ascia delle isole minori della Sardegna (La Maddalena, Asinara, San Pietro e Sant’Antioco).
d) l’elaborazione degli indirizzi e criteri di cui all’Art. 43, comma 1, lettera a) della legge regionale n. 9 del 2006;
FATTO! Tali indirizzi riguardano il monitoraggio delle zone costiere della Sardegna. Con tale obiettivo la Conservatoria delle coste ha progettato l’osservatorio regionale delle zone costiere che è stato concepito, per essere compatibile con il Sistema Informativo Regionale Ambientale (SIRA). L’Osservatorio regionale delle Zone Costiere della Sardegna si basa sugli indicatori di Gestione Integrata delle Zone Costiere definiti dal Programma Ambiente delle Nazioni Unite e dalla Comunità Europea.
e) l’esercizio del diritto di prelazione ai sensi dell’Art. 4 della legge 29 maggio 1967, n. 379 (Modificazioni alle norme sulla riforma fondiaria), e dell’Art. 11 della legge 30 aprile 1976, n. 386 (Norme di principio, norme particolari e finanziarie concernenti gli enti di sviluppo), sugli atti di vendita di terreni ed immobili derivanti da assegnazioni pubbliche, che ricadono nella fascia costiera dei due chilometri dal mare;
NON FATTO! La Conservatoria delle coste non ha mai avuto né il mandato politico né le risorse economiche per esercitare il diritto di prelazione.
f) l’esproprio e/o l’acquisto di quelle aree e quei beni immobili la cui qualità ambientale, paesaggistica e culturale è tale da ritenere necessaria la loro conservazione e salvaguardia;
NON FATTO! La Conservatoria delle coste non ha mai avuto né il mandato politico né le risorse economiche per espropriare terreni privati.
g) l’esercizio delle competenze regionali in materia di demanio marittimo e costiero nelle aree demaniali immediatamente prospicienti le aree di conservazione costiera e sui singoli beni ad esso affidati;
FATTO! La Conservatoria delle coste gestisce il demanio marittimo delle aree di conservazione costiera a essa assegnate (es. Isola dell’Asinara, Is Mortorius, Mangiabarche).
h) l’esercizio delle competenze demandate alla Regione ai sensi degli articoli 60, 61, 62, 106 e 115 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, per i beni del patrimonio culturale immobiliare ricadenti nelle aree di conservazione costiera ad essa affidate.
FATTO! La Conservatoria delle coste applica rigidamente tutti i principi del Codice Urbani e li pone alla base di tutti i suoi progetti di tutela e messa in valore dei beni ad essa affidati. La Conservatoria basandosi sul Codice Urbani ha definito un Programma Integrato di Valorizzazione per il patrimonio marittimo costiero della Sardegna che include 15 tra fari, stazioni semaforiche e vedette costiere.
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