Storie e protagonisti di luoghi scomparsi – 5° Giornata

È giunta al quinto appuntamento Storie e protagonisti di luoghi scomparsi, la rassegna di appuntamenti culturali organizzata dall’Associazione Khorakhanè, col coordinamento scientifico di Marcello Schirru e Giampaolo Salice e il patrocinio del Comune di Cagliari. Nella cornice suggestiva della sede espositiva dell’archivio storico comunale (SEARCH) si sono alternati l’architetto conservatore Federico Maria Giammusso e lo storico dell’arte Eloy Bermejo coordinati da Andrea Pirinu, docente di Disegno presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambiente e Territorio dell’Università di Cagliari.

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Giammusso, architetto conservatore e dottorando in Storia dell’Architettura della Facoltà di Architettura di Palermo e Saragozza, ha mostrato le potenzialità analitiche delle ricostruzioni virtuali, quali strumento di indagine attiva sui manufatti storici. A partire da tre casi di studio (Tempio G di Selinunte, palazzo Moncada di Caltanissetta e convento cagliaritano di san Domenico), Giammusso ha evidenziato i vantaggi offerti dalle ricostruzioni in termini di comprensione delle tecniche costruttive, decorative e tecnologiche dei monumenti studiati. Lungi dal costituire mera rappresentazione grafica e fotorealistica dell’opera, la riproduzione virtuale aiuta lo studioso a ricostruire le fasi analitiche e decisionali che accompagnano la costruzione di un monumento, rivelandosi strumento privilegiato sia di interpretazione del patrimonio perduto e non finito, sia di guida per il restauro.

Eloy Bermeyo, storico dell’arte e dottorando in Storia dell’Architettura delle Facoltà di Architettura di Palermo e Saragozza, ha illustrato con notevole competenza le influenze tra l’architettura ecclesiastica del Mediterrano iberico, nella seconda epoca moderna. Le vicende della facciata settecentesca della cattedrale di Sassari sono state il presupposto per allargare l’orizzonte verso il Levante spagnolo e il Meridione italiano.

Ricostruzione_Virtuale_Palazzo_Moncada_Caltanissetta

Il dibattito col pubblico ha evidenziato l’esigenza di ripensare il racconto dell’architettura storica, eliminando le consuete categorie stilistiche, a fronte di una nuova visione pan-mediterranea, nella quale i contenuti estetici non siano letti come esito di isolati provincialismi, ma come prodotto di corrispondenze tra gli infiniti gangli culturali della Corona asburgica.

La rassegna “Storie e protagonisti di luoghi scomparsi” proseguirà il suo percorso di racconti e suggestioni venerdì, 30 maggio, alle ore 16, presso la sala conferenze del SEARCH, nel largo Carlo Felice n. 2, a Cagliari. Marcello Schirru, storico dell’architettura, e Mauro Salis, storico dell’arte, entrambi afferenti all’Università di Cagliari, proporranno nuove riflessioni sull’estetica della prima età moderna, focalizzando l’attenzione sulla committenza e sul vedutismo delle città.

Giampaolo Salice