Storie e protagonisti di luoghi scomparsi – 2° Giornata
Si è svolta venerdì 11 aprile, il secondo pomeriggio culturale ispirato dalla rassegna “Storie e protagonisti di luoghi scomparsi”, organizzata dall’Associazione Khorakhanè col coordinamento scientifico di Marcello Schirru e Giampaolo Salice ed il patrocinio del Comune di Cagliari.
Nella sala conferenze del SEARCH, presso il Municipio di Cagliari, circa 50 partecipanti hanno assistito agli interessanti argomenti proposti dall’archeologa Maily Serra e dallo storico della società Giampaolo Salice, entrambi afferenti al Dipartimento di Storia, Beni Culturali e Territorio dell’Università di Cagliari. Ha coordinato le relazioni ed il dibattito finale il prof. Carlo Atzeni, del Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura.
Maily Serra ha illustrato i risultati delle indagini condotte nel centro urbano di Siurgus Donigala e nel suo intorno, attraverso gli strumenti della Landscape Archaelogy. Le analisi sulla cartografia storica, sui documenti d’archivio, sulla geologia e l’idrografia nonché le indagini condotte sul campo hanno costruito un insieme ragionato ed organico di informazioni catalogate all’interno di un G.I.S.. Non mancano le riflessioni legate ai temi consueti dell’archeologica, come lo studio della cultura materiale, opportunamente ricondotta alle diverse fasi storiche. La ricerca di Maily Serra allude ad una metodica integrata e condivisa fra molteplici discipline, proponendosi come interessante riferimento per altre iniziative scientifiche.
Lo storico Giampaolo Salice ha affrontato il complesso tema delle appartenenze locali, spesso teatro di risposte conflittuali tra gruppi demici e centri urbani. Il “furto” dei santi è una delle espressioni più curiose ed intriganti di questo capitolo. Salice ha raccontato al pubblico presente l’annosa diatriba legata alle spoglie di sant’Antioco, martire africano particolarmente venerato nella Sardegna antica. Il peregrinare delle reliquie, tra l’antica sede episcopale di Sulci e la cattedrale di Iglesias, testimonia l’elevato valore simbolico attribuito al possesso delle spoglie. In esse, si sublimano lo spirito di appartenenza di una comunità, gli interessi giurisdizionali e patrimoniali. I grandiosi contenitori architettonici, all’interno dei quali ha trovato “riposo” il corpo del martire, traducono in solenni linee estetiche un tema dal più profondo carattere sociale e politico.
In concomitanza con la santa Pasqua, l’appuntamento previsto per il giorno 19 aprile, è stato rimandato al 6 giugno, come ultima giornata del ciclo di conferenze. La rassegna ripartirà il 9 maggio, alle ore 16:00, presso l’Antico Palazzo di Città. Gli storici ed archeologi Nicola Settembre, Andrea Pala e Rossana Martorelli tratteranno temi di notevole interesse, in quanto marginalmente lambiti dalla critica o ancora in fase di approfondimento: l’architettura medioevale della Corsica e il complesso monastico-portuale dell’abbazia di santa Maria di Portu Gruttis. Modererà la serata la prof. Cecilia Tasca.
Marcello Schirru
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