SESSIONE PROGETTI JUNIOR
Categoria A – Interventi di realizzazione e/o riqualificazione urbanistica, architettonica e interventi di realizzazione e/o riqualificazione di infrastrutture.
1° classificato ex aequo:
PJ11A – Arch. Mauro Quidacciolu – punti 65 – 1° premio 5.000,00 euro; “Olbia – Progetto per la costruzione degli spazi di relazione con il mare”
“Il progetto è stato apprezzato per la capacità di integrare in un’area urbana complessa la valenza infrastrutturale con la dimensione ambientale, attivando nuovi processi di socialità e orientando la città verso il mare.”
“In che modo il suo progetto interpreta il paesaggio contemporaneo sardo e interviene per migliorarlo?”
Il progetto indaga tre temi principali riguardanti la struttura urbana e ambientale della città di Olbia e i rapporti e le relazioni che instaura con il territorio:
- Il rapporto della città con il golfo esterno e il golfo interno in cui viene messo in evidenza il sistema di strutture e di corrispondenze che mette in relazione, da una parte, i canali di bonifica e il sistema dei parchi radiali dell’area urbana e, dall’altra, il sistema dei compluvi e i cordoni sabbiosi del litorale
- L’organizzazione della portualità in cui il trasporto marittimo merita una attenta considerazione sia per le evidenti relazioni tra il suo sviluppo e quello economico e sociale dell’ambito territoriale di Olbia, che per le connessioni storiche tra città e aree di periurbanizzazione.
– Il radicamento urbano del porto in cui sono analizzati i problemi causati dall’eccessiva dimensione infrastrutturale rispetto a quella urbana che si ripercuotono negativamente sui rapporti che la città instaura con il mare e sugli spazi di relazione all’interno del tessuto urbano.
Olbia è una città che fa della propria dimensione infrastrutturale la propria forza. Purtroppo lo spessore di un tale sistema infrastrutturale ha accelerato in maniera disomogenea lo sviluppo della città negli ultimi decenni creando una totale sproporzione tra la mole infrastrutturale e la dimensione urbana che ne è soffocata. Questo processo ha modificato notevolmente lo scenario urbano che non ha avuto i tempi e i mezzi necessari per assorbire una tale pressione. Le aree maggiormente influenzate da questa situazione sono le aree centrali a ridosso del molo dell’Isola Bianca che si trova una vera e propria “barriera” tra esse e il mare. Tutto ciò spiega l’atipicità di Olbia, e dei suoi abitanti, rispetto alle altre città di portuali: é chiaro, infatti, l’arretramento, rispetto alla linea di costa, del tessuto urbano e la volontà della popolazione di ricercare le proprie centralità urbane lontano dal mare.
Lo studio propone una risposta progettuale sull’organizzazione urbana degli spazi di relazione tra la città e il mare, riconducendo a un rapporto adeguato la dimensione urbana e la dimensione infrastrutturale. Vengono occupati e convertiti spazi, attualmente esclusivi delle attività portuali, in servizi e luoghi pubblici per radicare la città al porto in maniera da consolidare il rapporto con il mare, che è genetico nelle città di mare, e che Olbia nel tempo ha smarrito.
Il progetto prevede di riproporre questo rapporto lungo le banchine nord e sud del molo dell’Isola Bianca. Nella sponda Nord è prevista la realizzazione di un parco urbano che rappresenta il terminale di un sistema ambientale che, per motivi legati ad impedimenti infrastrutturali, è interrotto prima di sfociare a mare. Nella sponda Sud invece si andranno a delineare caratteri più urbani individuando aree consone alla realizzazione di nuove centralità urbane che possano riavvicinare urbs e civitas al mare.
Il progetto prevede un forte radicamento tra la città e il mare portando il “costruito” sul porto. Si bilancia in questo modo il rapporto tra la dimensione infrastrutturale e quella urbana occupando spazi sino ad ora esclusivi delle attività portuali con residenze e servizi.
Mauro Quidacciolu
Sardarch -riflessioni premio del paesaggio | Sardarch
aprile 2
[…] Mauro Quidacciolu […]