Cagliari, 2011, spiaggia del Poetto
“Poetto abracadabra” è il racconto per immagini di una sparizione e di tracce via via sempre più sottili, di una decostruzione: siamo abituati più a veder crescere costruzioni ed edifici nuovi che non la loro scomparsa, a veder occupare lo spazio che non a liberarlo. Dopo le decisioni prese dalla giunta comunale, la demolizione dei gazebo e dei grandi tendoni che costituivano i chioschetti della spiaggia cagliaritana ha lasciato prima spazio agli originari parallelepipedi che ospitavano i bar e, infine, alla antica sabbia bianca scampata al ripascimento. Di ciò che c’era rimangono segni minimi e temporanei fatti di nastri bianchi e rossi, di colori sulla sabbia, di siepi e fioriere e, magia, fotografie.
Stefano Ferrando
Cap de Creus, 2010, Tudela Club Med
Il reportage fotografico di Stefano Ferrando e il video del progetto di EMF Landscape Architecture. Fotografia e video, due strumenti per raccontare le trasformazioni del territorio. Nei giorni in cui la discussione in Sardegna si fa infuocata sul Piano casa e sul consumo del suolo una comune riflessione verso una direzione che oggi sembra controcorrente.
agnese onnis
ottobre 26
VERGOGNA!
non ci sono più parole!
stefano
ottobre 26
Vergogna per la demolizione o per i precedenti abusi?
Poetto abracadabra | atto II | Sardarch
maggio 3
[…] parte del reportage “Poetto Abracadabra” Stefano Ferrando, dopo aver raccontato la demolizione dei chioschi dello scorso ottobre, ci racconta il dietro le quinte della trasformazione che sta vivendo della spiaggia di Cagliari. […]