“Che cos’è una città?

Uno spazio con molta gente, aperto e protetto. Un luogo, un fatto materiale che stimola i sensi. Una concentrazione di punti di incontro. In una città quel che conta di più sono le strade e le piazze, gli spazi collettivi, solo dopo vengono gli edifici. Lo  spazio pubblico definisce la qualità di una città, perché indica la qualità di vita della gente e la qualità dei suoi cittadini.”

Jordi Borja – Espacio publico, ciudad y ciudadania

Il progetto di recupero della via F.Boi nel quartiere di Ugoloio – Biscolai a Nuoro dell’associazione culturale Idea Comune e del Comitato Anti Nonsense (C.A.N.) é una di quelle in iniziative di riconquista della città che ci fa piacere presentare. Crediamo nel diritto di ogni cittadino di lottare per riappropriarsi di aree che l’incuria e il disinteresse hanno lasciato degradare per poter godere di uno spazio pubblico fruibile e sicuro. Crediamo nel diritto di essere cittadini. Riportiamo quindi a seguire, l’articolo scritto dall’Associazione Culturale Idea Comune in occasione della presentazione della festa, avvenuta venerdì 22 Luglio, per la raccolta dei suggerimenti per la riqualificazione di questo spazio da parte dei cittadini nuoresi e degli abitanti del quartiere.


Riprendiamoci il quartiere – Associazione Culturale Idea Comune

Esiste a Nuoro, e pochi nuoresi lo sanno, una via completamente pedonale. Non è in centro, ma in un quartiere popolare di periferia realizzato a cavallo degli anni ’80.

Il quartiere in questione è quello di Ugolio – Biscollai, che proprio negli anni ’80 viveva il suo periodo di massima prosperità: boom delle nascite, la formazione di numerose cooperative, grande spirito di solidarietà, condivisione e partecipazione. Grazie a questa forte identità e coesione vennero realizzati a spese degli abitanti del quartiere, svariati impianti sportivi autogestiti: un campo da calcetto, uno da basket, uno da tennis e un altro da pallavolo. Tanti bambini in bicicletta vi gravitavano attorno. Ed in occasione di feste religiose, come quella di Sant’Antonio e dei falò realizzati in un suo onore, tutti gli adulti partecipavano e contribuivano alla buona riuscita della ricorrenza. Oggi questo spirito si è perso e con esso sono svaniti i campi sportivi, i bambini con le biciclette e le feste di quartiere, ma è svanito anche lo spirito di partecipazione e solidarietà. La cosa più triste è che con esso è mancato anche il rispetto della cosa pubblica. La via pedonale e le aree verdi sono diventati discariche a cielo aperto, bagni pubblici e arido suolo da incendiare nel periodo estivo.

Il gruppo di amici della Lista Civica Idea Comune e del neonato Comitato Anti Nonsense (C.A.N.), dopo aver collaborato e raccolto i frutti degli eccellenti risultati del referendum per l’acqua pubblica e contro il nucleare, hanno deciso di affrontare una nuova sfida: restituire al quartiere e alla città, con il quartiere e con la città, questi meravigliosi spazi. Lo stanno facendo non solo con le parole, ma dedicando due pomeriggi a settimana degli ultimi due mesi, alla pulizia e al riordino con zappe, pale e carriole, dell’area pedonale di via F. Boi. Questo è solo il primissimo passo, il secondo inizia venerdì 22 luglio: una grande festa consentirà di raccogliere suggerimenti, critiche ed esigenze dei cittadini nuoresi, ma soprattutto degli abitanti del quartiere. Sono solo i primi passi e nonostante la stanchezza cominci a farsi sentire sono quelli meno faticosi.

A partire dal mese di settembre tutte le energie si concentreranno, infatti, ancora sulla manutenzione degli spazi e su una progettazione partecipata. Si approfitterà dell’avviso pubblico del Comune di Nuoro, che concede in adozione le aree verdi abbandonate e si deciderà insieme agli abitanti del quartiere dove posizionare gli arredi urbani come giochi, panchine e cestini gettacarte messi a disposizione sia dall’assessorato all’Ambiente sia da Idea Comune e dal CAN, in parte autocostruiti con materiali riciclati. Queste le cose più concrete e facilmente realizzabili nel corto periodo.

Invece, nell’ottica di una visione di lungo periodo, si vorrebbe ragionare insieme agli abitanti del quartiere su quali possono essere le destinazioni di alcune aree adiacenti, classificate dal Piano Urbanistico Comunale (PUC) aree S2, con destinazione “attrezzature di interesse comune: culturali, sociali, assistenziali, amministrative, protezione civile, uffici comunali, ecc…” in modo da realizzare un progetto di riqualificazione urbanistica, da mettere a disposizione dell’amministrazione comunale a zero spese, per poter richiedere fondi per la realizzazione degli interventi architettonici e infrastrutturali.

L’auspicio è che la partecipazione e la condivisione delle idee sia quanto più ampia possibile, perché solo così, e ne siamo certi, le aree e le opere pubbliche saranno utilizzate e rispettate dalla comunità, consapevoli che la libera partecipazione alle scelte sia bene comune di cui nessuno può assumersi l’esclusiva proprietà.

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