Il Manifesto di Sardarch, composto il 25 agosto 2009 al Cabaret Voltaire di Zurigo, letto durante l’edizione speciale dello Slam! realizzata nel chiostro di Santa Croce della facoltà di Architettura in occasione dell’inaugurazione dell’UnicaBookshop.

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Lo Slam! è un movimento nato negli Stati Uniti e diffuso un po’ in tutto il mondo: ci si ritrova in un bar o in uno spazio pubblico e chiunque può partecipare, leggendo, recitando o cantando qualcosa di originale e che duri non più di 7 minuti. In risposta all’offerta culturale proposta dal comune di Cagliari quattro ragazzi sono riusciti a creare uno spazio intrigante di libera espressione creativa che da più di 30 settimane anima il centro storico della città.

Cagliari ha bisogno di riscoprire e ricominciare a vivere i suoi spazi pubblici. Un’amministrazione comunale legata solo a pochi interessi ha trascurato in tutti questi anni di coinvolgere gli abitanti nella progettazione degli spazi collettivi della città, relegando i cittadini al ruolo di consumatori e proponendo modelli formali e funzionali imposti dall’alto. L’esclusione sostanziale dei cittadini dalle scelte che riguardano gli spazi pubblici dei propri quartieri è sfociata in proteste continue e sprechi inaccettabili di denaro pubblico. Gli esempi della piazza di via Manzoni e di piazzetta Maxia sono ancora freschi nella memoria di tutti noi.

L’Unione Europea continua a consigliarci di imparare dalle buone pratiche già sperimentate negli altri Paesi. Per farlo finanzia progetti e programmi transfrontalieri. Il Comune di Cagliari finora non è stato bravo a sfruttare queste opportunità. Ma per fortuna diversi ragazzi e associazioni, forti del desiderio di migliorare la propria città, negli ultimi anni hanno dato vita ad esperienze sane, creative e auto-organizzate che hanno mostrato la voglia di riappropriarsi di quegli spazi collettivi sempre più negati da una politica comunale legata all’interesse privato e al mito dell’automobile.

Esiste un altro modo per costruire una città. In tutto il mondo oggi la progettazione partecipata è una realtà, e rappresenta il futuro per intervenire efficacemente nelle nostre città.

Cagliari può migliorare grazie alla partecipazione attiva dei cittadini, ed esperienze come I Park Art, Slam! e Stampaxi Wall ci raccontano che è possibile un altro modo di vivere gli spazi collettivi della nostra città. Basta volerlo.

http://www.sardegnademocratica.it/ambiente/come-vivere-gli-spazi-pubblici-1.20435

Il Manifesto di Sardarch, composto il 25 agosto 2009 al Cabaret Voltaire di Zurigo, letto durante l’edizione speciale dello Slam! realizzata nel chiostro di Santa Croce della facoltà di Architettura in occasione dell’inaugurazione dell’UnicaBookshop.