È sempre importante la partecipazione dei cittadini alle scelte della città, ma questa partecipazione deve essere consapevole e deve basarsi sulla conoscenza di quello che succede nelle città. Per questo ci complimentiamo con chi ha voluto organizzare l’incontro per parlare del progetto della piazza per via Roma: i cittadini di Cagliari hanno bisogno di riprendere a parlare e discutere sui progetti e sulla idea di città che si sta portando avanti. Finalmente.

Il progetto è ambizioso perché interviene sulla facciata di rappresentanza della città, quella con cui Cagliari si presenta nelle cartoline e a chi arriva via mare, e vuole rendere centrale e pedonale questo spazio urbano.

via roma

Nel progetto presentato in un incontro incredibilmente affollato di tecnici, politici e semplici curiosi (ulteriore dimostrazione che quando si creano occasioni per parlare di architettura e urbanistica i cagliaritani sono sempre molto interessati), si riscontrano però alcune gravi lacune e mancanze, mostrando come l’idea di città proposta per Cagliari dall’amministrazione comunale sia portata avanti in modo discutibile e poco professionale.

È lodevole la volontà di recuperare la terrazza di Cagliari liberandola di gran parte delle auto che oggi la invadono, ma purtroppo questa forte opzione per la pedonalizzazione non si inserisce in un progetto definito di valorizzazione e potenziamento del trasporto pubblico locale, ma solo in un piano di mobilità che continua a considerare l’automobile come protagonista con un proliferare di parcheggi in tutto il centro storico.

Il progetto architettonico per la grande piazza pedonale ancora non c’è, si rinvia a un futuro concorso internazionale (probabilmente poco appetibile per i grossi nomi dell’architettura dopo le recenti scottature di Hadid, da Rocha, de Moura, etc), ma c’è la decisione di costruire un parcheggio sotterraneo per 500 posti auto e di realizzare finalmente il tunnel sotto via Roma proposto negli anni ‘80.

Manca la definizione delle tempistiche degli interventi. La realizzazione della nuova piazza sembra inserita in un sistema più ampio riferito alla mobilità, escludendo però tutte le altre risorse che in una città complessa e sostenibile come Cagliari devono lavorare in rete. Si parla, ad esempio, contemporaneamente dei tracciati della metropolitana leggera, della metropolitana pesante e dei parcheggi di scambio senza prendere in considerazione nessuno step temporale della loro realizzazione che possa aiutare a gerarchizzare gli interventi previsti.

Nel descrivere il progetto non si è fatto alcun cenno al Piano Regolatore Portuale, preadottato dall’Autorità Portuale a maggio 2007 e in attesa di approvazione, che per la zona antistante via Roma prevede una volontà di collegamento con la città storica e un importante mutamento funzionale, destinando quelle darsene alla nautica da diporto in transito e ai grandi yachts con i relativi servizi. È scoraggiante vedere come l’amministrazione, nei fatti, non riesca ad andare oltre le proprie mere competenze territoriali, sforzandosi di creare collaborazioni e sinergie con altre istituzioni per conseguire il miglior risultato possibile per la città.

A parole sembra che tutti i politici individuino come fondamentale ragionare sulla visione d’insieme di tutta l’area vasta, ma sono dichiarazioni freddamente smentite dai fatti che non hanno visto Cagliari in prima linea per essere inserita tra le 9 città metropolitane recentemente istituite con il decreto sul federalismo.

Venendo infine ai destinatari di questo ambizioso progetto sottolineiamo i dubbi del rettore Pasquale Mistretta che intercetta la ambiguità su chi dovrà fruire della grande piazza sul mare, se tutto l’hinterland (come fa pensare lo schema di viabilità con cui è iniziata la presentazione) o solo la città di Cagliari come siamo ancora abituati a pensarla..due opzioni altrettanto valide, ma che comportano precise conseguenze: se il bacino di utenza è di carattere metropolitano risulta sottodimensionato il parcheggio di via Roma, se è di carattere urbano o addirittura rionale occorrerà pensare a quale in effetti è l’utenza che gravita oggi intorno al quartiere della Marina.

Il problema è che pare che in questo progetto non siano state affrontate alcune problematiche importanti e non siano state fatte scelte chiare che consentano a quest’intervento di stare all’interno di un sistema di azioni integrate che siano davvero occasione di crescita per la città di Cagliari.

Creative Commons License
Sardarch Blog by Sardarch is licensed under a Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Condividi allo stesso modo 2.5 Italia License.