Non si discute se per la Sardegna sia meglio spendere o meno i soldi in Sardegna o a La Maddalena.
Il problema che si ripropone anche oggi è che in Italia tutti siamo esperti e tutti pensiamo di poter dare il nostro giudizio su qualcosa che non appartiene alle nostre competenze.
I lavori a La Maddalena sono stati iniziati più di 1 anno fa: non si improvvisa un G8 in un paio di giorni, poiché le più grandi problematiche sono logistica e sicurezza.
Quindi non si discute se aiutare o meno gli abruzzesi, si tratta di valutare da professionisti (concetto che in Italia sta venendo a mancare) la fattibilità di un evento di quelle proporzioni.
Non si fanno progetti in una notte, si approvano e si realizzano sull’onda dell’emozione. L’obiettività ci dovrebbe accompagnare e aiutarci a dire che uno può anche avere un’idea ad effetto, ma poi si analizzano le problematiche e si prende una strada sostenibile.
Il trasferimento del G8 all’ Aquila comporterà che tutte le opere dovranno essere progettate e costruite in poco più di due mesi e tutti gli appalti saranno coperti da segreto di stato, quindi nessuno potrà contraollare sulle procedure e sull’assegnazione dei lavori.
Ora cosa ne sarà de La Maddalena? Del G8 ad impatto ambientale zero e dei cantieri aperti e improvvisamente interrotti? Del piano che prevedeva di svolgere là il G8 per compensare così la crisi locale in seguito all’espulsione delle basi americane dall’isola?
Per correttezza di informazione, il presidente del consiglio italiano, aveva già da tempo tentato di boicottare la scelta de La Maddalena, poiché era un operazione fortemente voluta da Soru di concerto con il precedente governo Prodi. E già in seguito alla crisi dei rifiuti napoletani aveva coccolato il sogno estivo di un G8 nella capitale partenopea , ipotesi riproposta anche in autunno.
Mi auguro che l’attuale presidente della regione Sardegna con il suo amico capo del governo prevedranno ulteriori investimenti per la conclusione dei lavori a La Maddalena, ma in una situazione di crisi come quella attuale permetteteci di dubitare.
Poi l’ultimo punto, la pubblicità, una delle chiavi su cui si basa il mercato turistico è proprio il marketing. Immaginate quanta pubblicità avrebbe ricevuto la Sardegna a livello mondiale, ospitando il G8 e stando per 4 giorni al centro del dibattito politico economico mondiale. Un’occasione unica per chi ha capacità e interesse nel collocarsi con forza come meta turistica a livello mondiale.
Guardiamo con oggettività e professionalità ciò che ci accade intorno, non schermati dalla maschera ideologica di un’appartenenza politica: l’italiano bonaccione e caciarone come Silvietto vuole essere, è il simbolo dell’italiano che ha rovinato il Bel Paese e lo fa continuare gravitare in questo stato penoso e stagnante.
Sardarch Blog by Sardarch is licensed under a Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Condividi allo stesso modo 2.5 Italia License.
marghe
aprile 25
e invece niente, perchè siamo un popolo di merda…
Andrea Palumbo
febbraio 13
Sapete dirmi dov’è possibile reperire informazioni, fotografie o video sullo stato attuale dei cantieri in Sardegna?
sardarch
febbraio 13
Ecco il link al reportage di Repubblica del 28 gennaio e della trasmissione di Repubblica TV con ospiti telefonici tra gli altri Stefano Boeri e Renato Soru
http://tv.repubblica.it/copertina/maddalena-l-isola-usa-e-getta/41846?video
http://tv.repubblica.it/palinsesto/2010-01-28/8576
Anonimo
ottobre 19
[…] dove saranno presenti articoli sempre aggiornati. Puoi leggere l’articolo completo su questo link http://mag.sardarch.it/index.php/2009/g8-laquila-e-litalia-alla-buona/ Like this:LikeBe the first to like this post. Taggato con: Berlusconi, g8, italia, l'aquila, la […]